Alla luce delle normative in vigore ma soprattutto della necessità di mirare efficacemente gli interventi a favore delle persone con Disturbi del Neurosviluppo e/o Disturbi psichiatrici Fondazione Ferruccio Poli offre sul territorio un modello innovativo per la costruzione e il monitoraggio del Progetto di Vita.

E’ possibile accedere al servizio e chiedere informazioni in merito contattando la segreteria della Fondazione oppure inviando una e-mail all’indirizzo info@fondazioneferrucciopoli.it.

 

Premesse e basi normative

La letteratura scientifica è coerente su alcuni punti di base: una persona con un Disturbo del Neurosviluppo (Autismo o Disabilità intellettive) e/o Disturbi psichiatrici necessita di un livello significativamente più alto di sostegni a tutti i livelli e nel corso di tutto il tempo di vita.

Ovviamente questi sostegni espongono l’ecosistema di vita della persona a costi molto più alti.

È ormai comprovato che per diminuire in maniera significativa i costi citati in precedenza, e per migliorare la qualità della vita della persona con ASD e dell’intero ecosistema risultano necessari:

  • interventi precoci, mirati, specialistici ed intensivi durante l’infanzia
  • un intervento contestualista, basato su evidenze e multiprofessionale nella fascia di età 0/17 anni
  • interventi finalizzati al mantenimento delle abilità acquisite e allo sviluppo di ulteriori competenze

Pertanto, una gestione con piena responsabilità di tutti gli attori sociali, multiprofessionale, interdisciplinare e specifica, è necessaria per affrontare la complessità e l’eterogeneità dei Disturbi del Neurosviluppo.

La Convenzione Internazionale delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006), ratificata e resa esecutiva in Italia con la L. n. 18/2009, sulla scorta della letteratura scientifica più consolidata e aggiornata, indica sia il paradigma della Qualità della vita, sia il costrutto dei sostegni come modelli utili e solidi nel definire contenuti e strategie per concretizzare l’approccio centrato sulla globalità della persona con disabilità verso il miglioramento del funzionamento e della soddisfazione.

Avere un modello dei sostegni necessari alle persone è diventato la base del progetto educativo e abilitativo individualizzato; il tema dell’assegnazione di risorse economiche ha trovato risposte di efficacia superiore quando si è sperimentato l’uso dei livelli o dell’intensità dei bisogni di sostegno come criteri di scelta; infine, usare approcci centrati sui sostegni ha allineato le prassi connesse al progetto centrato sulla persona, le opportunità di crescita e di sviluppo personali, l’inclusione sociale e l’empowerment.

A livello nazionale si aggiungono i quadri normativi di riferimento consolidati in ambito socio assistenziale (L. 104/92: L.R. 23/97; L. 328/00; L. 112/2016; Norma UNI 11010-2016), con esplicito riferimento al Progetto di vita e alla Qualità di vita. Inoltre, per il caso dei Disturbi dello spettro autistico, il Ministero della Salute ha emanato le Linee Guida su “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti” (ISS-SNLG, 2011), che indicano in modo preciso livello di evidenza e raccomandazioni per il trattamento specifico.

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