Il sito Fondazione Anffas Vicenza Ferruccio Poli è stato reso in buona parte accessibile, dando la possibilità di fruire dei contenuti di un sito web a tutti gli utenti, senza discriminazioni, anche in condizione di deficit o difficoltà fisiche quali ad esempio: ciechi, ipovedenti, non udenti, daltonici o inclini a convulsioni, utenti che non possono utilizzare il mouse, ecc.

Tramite una icona quadrata, con un omino bianco in campo blu, posta in alto a destra dello schermo (sia su computer che su dispositivi mobili) è possibile permette di accedere all’applicazione e di impostare tutte le regolazioni necessarie (aumenta e diminuisci testo, font leggibile, evidenzia link, scala di grigi, alto contrasto, nero giallo, navigazione tastiera, stop animazioni) a rendere le pagine visitate accessibili, in base alle diverse disabilità dell’utente.


L’Istat, nella sua pubblicazione “Conoscere il mondo della disabilità” edizione 2019 indica che le persone con disabilità sono 3,1 milioni ma il numero di siti che consente l’utilizzo dei contenuti da parte loro con screen reader o altri strumenti di navigazione alternativi ai browser tradizionali è molto limitato. Oggi il numero di persone non vedenti o ipovedenti che utilizza il web e, più in generale, app e altri strumenti digitali, è in continua crescita e consente la fruizione di moltissimi contenuti gratuitamente, ad esempio giornali e riviste in formato digitale.

L’accessibilità è un requisito obbligatorio nei siti della Pubblica Amministrazione ed è regolamentata da una serie di leggi tra le quali la Direttiva UE 2016/2102 del Parlamento Europeo pubblicata il 26 ottobre 2016 e relativa a “Accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici”.
Dal 23 settembre 2020 tutti i siti della Pubblica Amministrazione pubblicati prima del 23 settembre 2018 devono adeguarsi alle linee di accessibilità,  pubblicare la “Dichiarazione di Accessibilità” e consentire l’invio di segnalazioni da parte degli utenti.

(fonte: Intervista a  Roberta Mancini, presidente della sezione di Verona dell’Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti a cura di Luca Giavara)