Cucina

Nel percorso delle autonomie, centrale appare riuscire a fare in modo che ciascuno possa produrre delle semplici pietanze in modo corretto e sicuro. L’appartamento di Fondazione Ferruccio Poli, che si trova nelle vicinanze del Centro Diurno è il luogo ideale dove sperimentarsi, sotto la guida e l’occhio vigile degli operatori nella preparazione di pranzi “autoprodotti” dalle persone con disabilità.

Il tutto parte dalla stesura del menù che viene condiviso tra il gruppo dei partecipanti: le varie proposte vengono vagliate, fino ad arrivare alla stesura di un menù composto da 3 pietanze che costituirà il pranzo che insieme si consumerà (un primo piatto completo o un secondo di carne o pesce, una verdura di contorno, un dessert). Segue quindi la stesura della lista della spesa (ingredienti e quantità).

La spesa presso il supermercato locale (individuazione degli alimenti, le quantità, il carrello, la cassa) costituisce il passaggio fondamentale, a volte ostico, altre volte divertente.

Si arriva quindi in appartamento e si inizia a cucinare partendo dalla preparazione più elaborata: la ricetta viene scomposta in modo che ciascuno dei presenti possa dare il proprio contributo ad una fase della lavorazione eseguendo una sequenza individuata (chi pesa gli ingredienti, chi li lava gli alimenti e le stoviglie, chi li taglia finemente, chi adopera il mixer, chi mescola gli ingredienti, chi è ai fornelli, chi si prende cura dei tempi di cottura …).

Il frutto dell’attività è quasi sempre eccellente e viene condiviso dai partecipanti soddisfatti.

Segue la fase del riordino (la tavola, lavaggio delle stoviglie e/o caricamento della lavastoviglie, …) in modo che chi utilizza questo ambiente lo trovi pulito ed in ordine.